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giovedì 19 settembre 2013

Acqua Pubblica. Gallo (M5S) solleva l’incostituzionalità della legge regionale 5/2013

Acqua Pubblica. Gallo (M5S) solleva l’incostituzionalità della legge regionale 5/2013

Luigi Gallo - M5S
Luigi Gallo – M5S
Acqua pubblica, il deputato del Movimento Cinque Stelle, Luigi Gallo continua la sua battaglia civile sia al fianco dei comitati civici, sia nell'aula di Montecitorio dando voce alle vertenze locali.
Nell'ultima interrogazione presentata in ordine di tempo e indirizzata al Ministro dell’Ambiente, l’esponente torrese del Movimento Cinque Stelle ha sollevato “la questione di incostituzionalità della legge della Regione Campania n. 5/2013 in virtù dell’articolo 117 della Costituzione. C’è una sentenza della Consulta – spiega il deputato in una nota – che conferma che la gestione dei servizi idrici è di competenza degli enti locali. Il sottosegretario ha risposto che “non si è ritenuto sollevare la censura per illegittimità costituzionale [...] considerando la transitorietà della disposizione”. Ma una circolare della regione Campania spiega che questa norma è da intendere come un commissariamento senza un termine anche se la legge lo fissava a 6 mesi”.
Insomma, spiega Gallo: “Il Governo glissa completamente sulla mia contestazione e sulla cosiddetta “delibera Salva-Gori”, emanata dalla giunta regionale della Campania in una “situazione di sostanziale vuoto di democrazia anticostituzionale”, in virtù della quale la Regione Campania rinuncia formalmente a parte del credito (70 milioni di euro)”.
Infine, Gallo contesta “l’aumento tariffario della Gori per i comuni del vesuviano-sarnese” che secondo l’esponente del Movimento Cinque Stelle “si basa su di un piano d’ambito bocciato dai sindaci nel 2009, ma il governo ci informa che già verso la fine di settembre l’AEEG potrebbe accogliere tale aumento e prevedere l’ennesima stangata per i cittadini da parte di un gestore, che da tanti, è stato definito un “grande carrozzone” che imbarca esponenti politici nel suo organico” – conclude.