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venerdì 31 gennaio 2014

#5giornia5stelle/27 - #fiatosulcolle - 31/01/2014 Live streaming ore 13.30


 
Sul Colle soffia il fiato della Costituzione e dei cittadini che alzano la testa. Il Movimento 5 Stelle ha depositato la richiesta di messa in stato d'accusa per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accusato, appunto, di aver più volte violato le prerogative costituzionali.
Questa azione prevista dalla Costituzione, è arrivata dopo una settimana di durissime battaglie parlamentari, che hanno visto la Presidente della Camera Boldrini tagliare politicamente la testa alla legittima opposizione el Movimento 5 Stelle. Lo ha fatto applicando per la prima volta nella storia in quel ramo del Parlamento la cosiddetta "ghigliottina" e far approvare un decreto che regala 7,5 miliardi di euro a banche private.
Tappano la bocca a chi si oppone alla partitocrazia, un Questore della Camera prende a sberle la deputata del Movimento 5 Stelle Loredana Lupo, ma i "violenti" secondo i media di regime ed i partiti sono i 5 stelle...
L'attacco da parte del regime partitocratico, è continuato in Commissione Affari Costituzionali alla Camera. Si doveva discutere la legge elettorale di Renzi e Berlusconi. Il Presidente Sisto, in una commissione occupata gandhianamente dai parlamentari del Movimento 5 Stelle ha utilizzato il "metodo Boldrini" ed in meno di 20 secondi ha fatto votare la legge elettorale vergogna, senza permettere un minimo di discussione e senza effettuare la verifica dei voti.
Nel buio una luce. Il via libera in Senato alla legge sul 416/ter contro il voto di scambio politico mafioso, con il Movimento 5 Stelle che ha avuto un ruolo decisivo nel presentare emendamenti migliorativi e respingere gli attacchi di Forza Italia e Nuovo Centro Destra che volevano depotenziare questa norma. Ma questo la stampa di regime non ve lo racconta.
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giovedì 30 gennaio 2014

Ghigliottina & schiaffi: il colpo di grazia alla democrazia @F_DUva

Ghigliottina & schiaffi: il colpo di grazia alla democrazia

Ghigliottina & schiaffi: il colpo di grazia alla democrazia



5744_10152161574669512_128402313_n-600x330La democrazia si misura dai diritti dell’opposizione. Ieri l’ultimo diritto dell’opposizione è stato revocato. Ieri è morta la democrazia. Apprenderlo è brutto, ma viverlo in prima persona è orribile.
Per la prima volta nella storia della Repubblica un Presidente della Camera, la Boldrini, ha applicato la ghigliottina (o tagliola, è lo stesso), ovvero ha impedito all’opposizione di svolgere il proprio legittimo ruolo, garantito dalla Costituzione.
Vedrò, con questo articolo, di spiegare come sono andate le cose.
EMANAZIONE DEL DECRETO E FASE OSTRUZIONISTICA
Il Governo ha emanato il decreto IMU-Bankitalia (che spiegherò più avanti) che, come ogni decreto, decade dopo 60 giorni. Le due Camere lo hanno consultato per troppo tempo, così è stata messa la fiducia per impedire al Parlamento di apporre modifiche al testo
 e non far decadere il decreto. Questa è una mossa fortemente antidemocratica a cui comunque gli italiani si sono abituati…Ma esistono vari modi di fare ostruzionismo. Uno di questi è presentare e discutere un numero di ordini del giorno pari al numero di deputati del gruppo parlamentare. Nel nostro caso 106 odg. Ogni deputato a questo punto può intervenire 5 minuti sul complesso degli ordini del giorno (VIDEO mio intervento), 5 minuti in dichiarazione di voto del proprio ordine del giorno (VIDEO mio intervento) e 10 minuti per dichiarazione di voto del decreto stesso, arrivando a 20 minuti a testa. 20 x 106 = 2120 minuti ovvero appena 35 ore e 20 minuti. Con la ghigliottina hanno impedito di farci fare le dichiarazioni di voto finali da 10 minuti. Capite bene comunque che uno sforzo così grande paga davvero poco: appena un giorno e mezzo.
DECRETO IMU-BANKITALIA
Eppure questo giorno e mezzo avrebbe permesso di far decadere un decreto vergogna. Il decreto IMU-Bankitalia infatti, dietro lo zuccherino dell’annullamento della seconda rata dell’IMU, nasconde il mantenimento della mini IMU e un regalo di 7,5 miliardi delle riserve della Banca d’Italia alle banche private. Noi abbiamo fatto ostruzionismo per evitare questo, sapendo di poter annullare l’IMU con altri provvedimenti. Per evitare che in un periodo di crisi così forte venisse fatto un regalo del genere e del tutto arbitrario alle banche private. Le vergogne non si fermano qui, infatti le quote di Bankitalia verranno moltiplicate non potendo superare il 3%. Unicredit e Intesa hanno oltre il 50% quindi dovranno mettere sul mercato la parte eccedente. Qui viene il bello: se dopo 36 mesi nessuno si compra queste quote le dovrà ricomprare, per legge, la Banca d’Italia, regalando quindi altri soldi alle banche private(!) che potranno inoltre godere del 6% sugli utili, una percentuale altissima, soprattutto se applicata ad un capitale di 7,5 miliardi di euro.
C’è dell’altro: la clausola di nazionalità, che dovrebbe impedire alle banche straniere di acquisire queste quote, non impedisce che le nostre banche vengano acquisite da gruppi esteri, con la conseguenza che i soldi delle riserve della Banca d’Italia vadano fuori dal territorio nazionale.
Dimenticatevi di poter rendere nuovamente  pubblica la Banca d’Italia dopo questo decreto. Scordatevelo.
29 GENNAIO 2014 – LA MORTE DELLA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE
1463888_662925693749463_1666873047_nIl 29 mattina siamo tornati in Aula per continuare il legittimo ostruzionismo. In teoria potevano indire la seduta fiume il giorno prima e farci stare lì tutta la notte. Invece no. Ieri ci hanno fatto finire di discutere e votare tutti gli ordini del giorno, hanno permesso ad una persona per gruppo di esprimere la propria dichiarazione di voto e hanno indetto una conferenza dei capigruppo. Al termine della conferenza la Presidente Boldrini, eletta con SEL ed evidentegarante della sola maggioranza, applica la ghigliottina con una velocità esagerata e senza dare la parola a nessuno, nemmeno per richiamo al regolamento che, per chi non lo sapesse, è la richiesta di intervento che ha la priorità su tutto in Aula. A questo punto buona parte del gruppo M5S, con un simbolicobavaglio alla bocca e le mani alzate, va ad occupare i banchi del governo come protesta non violenta, senza nuocere a nessuno (a meno che tu non sia un banco del governo, certo). È in questa circostanza che il Questore, un deputato eletto dall’Assemblea per “vigilare sull’applicazione delle norme che regolano i lavori della Camera”, Dambruoso ha picchiato la PortaVoce Loredana Lupo. Ecco il video:

Mi raccomando, continuate a leggere la Repubblica, dove il giornalista(?) Francesco Merlo definisce Loredana Lupo la lupa(!). Sono senza parole, davvero… L’articolo lo leggete QUI e se avete visto il video sopra vi farà vomitare.
Dopo, forse ancora più grave, ci hanno urlato FASCISTI. Assurdo… Ci imbavagliano, eliminano l’opposizione e ci chiamano pure fascisti. Non solo, hanno pure cantato “Bella ciao“. Quelli del PD! Hanno regalato 7,5 miliardi di euro alle banche e hanno cantato “bella ciao”. Mi sono vergognato per loro. Mi sono vergognato perché o non sapevano cosa cantavano o non sapevano cosa votavano.
Finita la scena indegna siamo usciti dall’Aula. Qualche collega ha anche pianto per questo sopruso. Ha pianto da cittadino italiano, non da deputato. Tutti i cittadini dovrebbero piangere per la gravità di ciò che si è consumato ieri.
30 GENNAIO 2014 – DITTATURA IN COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI E IN GIUSTIZIAStamattina si è consumato un altro dramma in Commissione Affari Costituzionali dove il Presidente Sisto(FI) ha indetto una votazione nel modo più antidemocratico che esista per un argomento delicato come la legge elettorale. Ormai sembra diventata la prassi. DOVETE SAPERE come vanno le cose qui dentro.DOVETE SAPERE chi e come fa le leggi che condizionano la nostra vita. Ecco qui un altro bel video (pirata):
Vi invito anche a leggere il post molto esplicativo pubblicato sul nostro sito, Parlamento 5 Stelle.
In Commissione Giustizia le cose non sono andate meglio. La Presidente Ferranti (PD) ha convocato unamoltitudine di commessi per far andare avanti i lavori. Immagino l’abbia fatto per proteggere noi del M5S dai deputati picchiatori della maggioranza… In questa sede abbiamo chiesto le dimissioni del deputato Dambruosio, commissario in Giustizia. Per tutta risposta il capogruppo PD in commissione, Verini, ha pensato bene di esprimere solidarietà a Dambruoso e non alla Lupo.
Benissimo. Oggi abbiamo disertato i lavori in Aula e nelle Commissioni, salvo quelle in cui sta passando il decreto destinazione Italia (Finanze e Attività Produttive). In Commissione Antimafia, vista la delicatezza della commissione, ho partecipato all’Ufficio di Presidenza, disertando poi l’audizione della Cancellieri.
Tra un’ora ci riuniremo in Assemblea e decideremo il da farsi. Ci aggiorniamo tramite social.
Ora dobbiamo stare uniti perché da soli, qua dentro, a subire questi soprusi non ce la possiamo fare.

mercoledì 29 gennaio 2014

Usate l'IMU come foglia di fico per svendere Banca d'Italia!



Signor Presidente,

chiedo all'Aula per le ragioni elencate nella presentazione preliminare e per quelle che andrò ad elencare nei prossimi minuti, di votare favorevolmente a questo ordine del giorno. La domanda che vi pongo non è né di destra né di sinistra, è solo una domanda di buonsenso. Ora che gli equilibri si sbilanciano verso le banche private sarebbe equo per voi agganciare i compensi spettanti ai consiglieri superiori, ai sindaci, ai reggenti delle sedi e ai consiglieri delle succursali della Banca d'Italia agli utili della banca stessa? 

Mi domando ancora se dietro questo nuovo asset si nasconda l'ennesimo colpo gobbo utile a massimizzare i profitti dei soci, aumentando tempestivamente i dividendi delle banche private e lasciando pubblici solo i rischi e la gestione del personale. 

E ancora, verrà usata per depotenziare questa istituzione la solita precarizzazione di una struttura organizzativa che, nonostante tutto, è ancora oggi importantissima e ricopre una funzione di controllo?
Già prima di questo decreto la Banca d'Italia viveva alcune forti contraddizioni. In tante occasioni infatti abbiamo fatto emergere quello che noi riteniamo essere un conflitto di interessi, (conflitto di interessi che è un tema tanto caro alla sinistra, ma solo in campagna elettorale).
Mi riferisco ovviamente al conflitto tra la composizione societaria e le funzioni di controllo che la Banca d'Italia deve garantire al sistema bancario.

Oggi chiediamo che alcune garanzie siano messe sul piatto del ragionamento nelle sedi istituzionali, per equilibrare il colpo che il Governo sta dando ad un asset strategico del nostro Paese, con il solito ricatto al Parlamento: o votate la fiducia o andate a casa; e chissà se sarete rieletti, e chissà se vi ricandideremo con i nuovi listini bloccati dal gatto e la volpe nella sede del Partito Democratico.

Con noi non attacca; anzi, Presidente, se serve una sedia, una poltrona, prenda questa: preferisco rimanere in piedi per non abituarmi a questo palazzo, in cui regna il ricatto continuo. Se avrà modo di parlare con il signor Letta, gli dica che usare l'IMU come foglia di fico per far passare queste porcate sulla Banca d'Italia è la classica mossa democristiana, che ci saremmo aspettati da lui ovviamente, e che purtroppo già immagino anche come andrà a finire.

Non sono Nostradamus, ma è ormai chiaro il vostro modus operandi: staccare il cordone dello Stato per chiudere un occhio quando serve, liberare dalle regole il sistema bancario con una decisione d'urgenza del Governo, senza concedere al Parlamento la possibilità di renderlo più equo attraverso le proprie prerogative.

Voterò «sì» a questo ordine del giorno, spero non solo con i miei compagni di battaglie, ma con tutti i parlamentari della Repubblica italiana che avevano già sentito odore di naftalina nella gestione mediatica di Renzi, e che oggi, con questo decreto si rendono conto che la puzza di pasticcio istituzionale è forte almeno quanto i roghi tossici insabbiati da questa classe politica nella Terra dei fuochi, e non solo!

Vediamo se dopo questa votazione si vorrà distribuire qualche timida garanzia al popolo italiano, o se tutto si semplifica in una marchetta finanziaria blindata dalla sudditanza psicologica di una maggioranza debole con i forti e forte con i deboli.

Forse avete capito che la nostra battaglia contro i rimborsi elettorali è agli sgoccioli e correte ai ripari, aiutando gli amici degli amici: quelli che attraverso le fondazioni sono sempre stati fedeli, quelli che «abbiamo una banca», o quelli che mangiano e devono, per poi essere salvati della BCE garantendo l'acquisto di qualche titolo dello Stato. Fate bene a tutelarvi: stiamo chiudendo i rubinetti d'oro che vi hanno dissestato per anni e anni, ed ora, come si dice dalle mie parti, «l'acqua è poca e la papera non galleggia», e bisogna dimostrare la propria amicizia a chi dovrà finanziare il dopo..
Presidente, dica al caro Letta che noi ai ricatti non ci pieghiamo, perché a differenza di tanti eteroguidati in questo Parlamento abbiamo la fortuna di essere cittadini liberi!!!

PS Un ringraziamento all'ODG di Angelo Tofalo! #VinciamoNoi

Il Cilento frana, lo Stato resta a guardare

Sud della provincia di Salerno, Strada Statale 18, dopo 4 giorni di piogge l’ennesimo crollo.
L’Anas blocca, questa volta, entrambi i sensi di marcia all’altezza degli svincoli di Prignano e Agropoli, ma non solo, anche tra Ogliastro e Mattine: la strategica via d’accesso da e per il cilento più frequentata è bloccata


La situazione non è nuova, non è la prima volta che succede: la SS18 meno di un anno fa ha subito crolli dall’altezza dell’uscita di Agropoli costringendo il gestore (ANAS) al passaggio alternato in una sola corsia.
L’automobilista transita, come in un esercizio di slacklining, con da un lato il vuoto della strada franata e dall’altro il rischio della collina franosa sulla propria testa. 
Il MoVimento Cinque Stelle in aula ha sottolineato la gravità di tutte queste situazioni di rischio idrogeologico, ma  la nostra voce è fragile quando i partiti sono sordi. 
In questo paese la mancata prevenzione non interessa ai colpevoli di questo disastro. 
Ho protocollato, in mattinata, questa interpellanza urgente in merito ai fatti successi Sabato 25/01/2014 per capire come si giustificherà uno stato che con estrema semplicità vessa i cittadini senza garantirne la sicurezza. 
Questo è il paese dove un Ministro degli Esteri decide con una firma di investire miliardi di euro per un’opera inutile come la TAV e blocca invece nella palude burocratica di Regioni, Province e Comuni le risorse che dovrebbero garantire gli spostamenti essenziali. 
Ringrazio i meetup del Cilento che sono sempre tempestivi nella segnalazione di questi eventi spinti da una grande attenzione alle problematiche del territorio ed in veste di portavoce cercherò di stimolare il governo a rispondere con prontezza
Interpellanza urgente a risposta scritta
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Per sapere – premesso che:
Dopo le recenti piogge in data Sabato 25/01/2014 a causa delle continue frane è stata chiusa provvisoriamente al traffico, in entrambe le direzioni, la strada statale 18 Tirrena Inferiore, tra i km 109,300 e 109,400, nel comune di Ogliastro Cilento, la via d’ accesso più importante da e per il sud provincia di Salerno;
Nella stessa tratta, già nell’anno precedente, è franata una corsia della suddetta strada statale obbligando l’Anas a lasciare aperto solo un senso di marcia.
La strada statale 18 Tirrena Inferiore (SS 18) in parallelo del tratto Salerno – Reggio Calabria e’ sicuramente la piu’ importante arteria di collegamento di tutta la provincia di Salerno ed e’ anche una delle piu’ importanti ed estese dell’Italia meridionale;
Il completo ammodernamento della Strada Statale 18, costituiva, nella zona sud della provincia di Salerno, con realizzazione di nuovi tratti di varianti, un opera strategica, quale viabilita’ integrativa della A3 Salerno-Reggio Calabria per il sinergico e piu’ sicuro collegamento fra Campania, Calabria e tutto il Cilento, specie al cospetto della generale rivalutazione dell’asse viario tirrenico in atto anche in altre regioni;
La necessità di una tratta stradale completamente sicura e funzionante e’ avvertita anche in conseguenza del flusso di traffico superiore, in sede locale, a quello interessante il parallelo tratto A3, soprattutto nei pressi di centri con rilevanti interessi economici e turistici, nello specifico la zona industriale di Agropoli, e soprattutto la costiera Cilentana da Paestum a Palinuro, fino ad arrivare a Sapri.
Quali azioni urgenti intenda adottare il Ministro per ristabilire una viabilità sicura per la strada più frequentata, e dunque, importante del Cilento.
Se voglia intendere istituire una indagine per scoprire le effettive cause dei continui crolli e delle eventuali responsabilità in merito.

SPESE LEGALI NO TAV. HAI GIA’ CONTRIBUITO?

Abbiamo bisogno anche del tuo aiuto. 


Per una concreta solidarietà ad Alberto Perino, Loredana Bellone e Giorgio Vair, colpiti da un provvedimento del tribunale per le loro posizioni di civile opposizione al TAV, chiamati a pagare 214.180,40 Euro (leggi sotto perché).


Invia il tuo contributo e riceverai via e-mail il racconto “Adesso o mai più” . Riceverai il libro in formato elettronico, se vorrai potrai inviarlo ai tuoi amici e chiedere che anche loro dimostrino una solidarietà concreta.

Il libro, 180 pagine che l’autore e l’editore ci acconsentono ad inviarVi è uno dei primi scritti su questa vicenda nel 2004, racconta le fasi iniziali della lotta No Tav ed è in grado, ancora oggi, di dare risposte a tanti perché… I contributi devono essere versati sul conto corrente postale via bonifico bancario , paypal oppure carta di credito

Ricorda puoi decidere quanto donare

Puoi decidere di donare la cifra che vuoi da un minimo di 5 euro ( 5,00 € )





di OSCAR MARGAIRA Diario della formazione di una coscienza ambientalista e di un impegno civile contro il progetto di Alta Velocità Ferroviaria in Valle di Susa Prefazione di LUCA MERCALLI


Colpevoli di difendere la nostra terra e i beni comuni. chiediamo a tutti un appoggio e una solidarieta’ concreta

http://www.presidioeuropa.net/blog/guilty-defending-land-common-good-support-provide-concrete-solidarity/

Il tribunale ordinario di Torino, sezione distaccata di Susa, in data 7/1/2014 depositata in data 14/1/14 ha sentenziato: “dichiara tenuti e condanna Alberto Perino, Loredana Bellone e Giorgio Vair, in solido tra di loro, al pagamento a parte attrice [LTF] di euro 191.966,29 a titolo di risarcimento del danno;” oltre al pagamento sempre a LTF di euro 22.214,11 per spese legali, per un importo totale di euro 214.180,40. La causa civile era stata intentata da LTF perché a suo dire gli era stato impedito di fare in zona autoporto di Susa il sondaggio S68 la notte tra l’11 e il 12 gennaio del 2010. I sondaggi S68 e S69 erano inutili e infatti non sono mai stati fatti né riproposti sia nel progetto preliminare sia nel progetto definitivo presentato per la tratta internazionale del TAV Torino – Lyon.
Quella notte, all’autoporto centinaia di manifestanti erano sulla strada di accesso all’area per impedire l’avvio del sondaggio. La DIGOS aveva detto che non sarebbero arrivate le forze di polizia per sgomberare il terreno dai manifestanti ma che sarebbero venuti gentilmente a chiedere di poter fare il sondaggio, se avessimo rifiutato se ne sarebbero andati. E così avvenne.
Poi si scoprì che era una trappola per tagliare le gambe ai NO TAV con una nuova tecnica: richiesta di danni immaginari per centinaia di migliaia di euro a carico di qualche personaggio del movimento.
LTF aveva nascostamente stipulato un contratto di utilizzo di due aree di circa 150 mq cadauna, mai registrato, con la CONSEPI spa, che vantava un diritto di superficie sull’area di proprietà del comune di Susa per una cifra completamente folle: 40.000 euro per i primi quattro giorni e 13.500 euro al dì per i giorni successivi per un totale dichiarato di 161.400 euro IVA compresa. Questo contratto serviva solo per gonfiare i costi e quindi la richiesta di danno. In merito la CONSEPI SPA nella relazione di bilancio 2010 scriveva testualmente:
“Si tratta di una vicenda a tutti ormai ben nota e che risale ad un periodo nel quale l’attività dei corsi di guida sicura di Consepi, rivolti soprattutto ai ragazzi neopatentati erano al amassimo del loro svolgimento.”  ….“La Società interpellata dalla stessa Prefettura oltre che da LTF, fece chiaramente presente tali considerazioni chiedendo un rinvio di qualche settimana dei sondaggi, rimarcando il fatto che se questi fossero stati procrastinati l’onere per LTF sarebbe stato di gran lunga inferiore a quelli che contrattualmente si assumevano.”  …. “L’onere sopportato da LTF deriva pertanto dal fatto che quest’ultima e la Prefettura, nonostante le esplicite richieste di rinvio di Consepi, sono state irremovibili sulle date dei sondaggi.”

Infatti LTF aveva stipulato con la CONSEPI, in violazione di ogni principio di buon andamento della gestione dei fondi pubblici, una scrittura privata per accedere ai predetti terreni, sborsando ben 161.400 euro alla stessa CONSEPI per avere in concessione un terreno di pochi metri quadrati già oggetto di una autorizzazione amministrativa per occupazione temporanea a costo quasi zero, come prevede la legge italiana sugli espropri ed occupazioni temporanee. Il fatto che sia del tutto ingiustificata la somma pagata da LTF a CONSEPI è sancita in modo inequivocabile anche dalla Commissione Europea che, come confermato dall’OLAF (Ufficio antifrode europreo) rispondendo ad una nostra segnalazione in merito, con la lettera Prot. N° OF/2010/0759 in data 29/10/2013 affermava che “La Commissione Europea non ha pagato le spese in quanto non ammissibili”
Il fatto che tutta l’inutile campagna di sondaggi di inizio 2010 fosse solo un colossale bluff per dire all’U.E. che i lavori erano iniziati, è testimoniato dal fatto che dei 34 sondaggi previsti ne furono effettuati soltanto 5 per una lunghezza complessiva di metri lineari 243 rispetto ai 4.418 metri lineari previsti.
Ora gli avvocati del movimento presenteranno appello, ma essendo una causa civile, se LTF pretende il pagamento immediato, occorrerà pagare al fine di evitare pignoramenti o ipoteche sui beni delle tre persone condannate al risarcimento.
Il MOVIMENTO NO TAV non ha le possibilità economiche per fare fronte a queste pretese. Tutto questo è stato concertato e messo in atto solo al fine di stroncare la nostra lotta.
Non a caso sul quotidiano “La Stampa” del 22 settembre 2010, poco prima dell’inizio della causa, si leggeva “Il ricorso alla causa civile contro i No Tav potrebbe così diventare uno strumento di dissuasione che i soggetti incaricati della progettazione o dell’esecuzione dei lavori potrebbero utilizzare per contenere la protesta”.
Il MOVIMENTO NO TAV sta già sostenendo un pesantissimo onere per le difese legali, a cui si aggiunge questa batosta tremenda, che da solo non può sopportare. Per questo, con molta umiltà, ma altrettanta dignità e fiducia,  chiedea tutti quelli che ci dicono: “Non mollate!”, “Siete l’unica speranza di questo Paese”, “Resistete anche per noi” di dare un concreto appoggio aiutandoci economicamente in modo che possiamo resistere ancora contro questo Stato e questi Poteri Forti e mafiosi che ci vogliono per sempre a cuccia e buoni.
Ci sono più di 400 persone indagate per questa resistenza contro un’opera imposta, inutile e devastante sia per l’ambiente sia per le finanze di questo Stato e che impedisce di fare tutte le altre piccole opere utili.
ANCHE UTILIZZANDO QUESTI SPORCHI MEZZI NON RIUSCIRANNO A FERMARE LA RESISTENZA DEL POPOLO NO TAV.

Aiutateci a resistere, grazie.
MOVIMENTO NO TAV



www.ambientevalsusa.it 

RIMBORSOPOLI: DIMISSIONI IMMEDIATE DEI VERTICI DELLA REGIONE ABRUZZO!


Dopo le ammissioni del Presidente Chiodi, che nel goffo tentativo di giustificarsi in realtà ha reso ancora più penosa la vicenda giudiziaria che si è abbattuta sulla consigliatura abruzzese, il M5S rinnova la richiesta di dimissioni di Chiodi, e soprattutto la sua scomparsa dalla scena politica in previsione delle imminenti elezioni. 



Ovviamente non giudichiamo la vita privata del Presidente, di Pagano e degli altri assessori e consiglieri, ma l'intreccio che si starebbe delineando tra la vita istituzionale e le relazioni personali dei vertici della nostra Regione è sufficiente a chiedere ai coinvolti di farsi da parte e di chiarire la vicenda nelle sedi competenti. La stessa cosa che dovrebbe fare l'imputato D'Alfonso.
Purtroppo sappiamo che la nostra richiesta cadrà nel vuoto: d'altronde cos'altro ci potremmo aspettare da chi glorifica da 20 anni come proprio presidente di partito un uomo i cui intrecci tra vita privata e vita pubblica sono così torbidi da averci fatto diventare lo zimbello di tutto il mondo?
Non vorranno forse Chiodi e Pagano seguire le orme di Berlusconi? 
Dimostrino di avere più dignità del loro presidente e si dimettano in attesa di chiarire le vicende giudiziarie: eviteranno di continuare a infangare l'immagine di tutti gli abruzzesi.
 
I parlamentari del M5S 
Vacca, Colletti, Del Grosso, Castaldi

Sarete spazzati via da questo parlamento! Saranno i cittadini a farlo!!


Per prendere certi provvedimenti bisogna essere credibili: il partito del Monte dei Paschi di Siena e di “Abbiamo una banca” questa credibilità non ce l’ha!!
Letta è quello che manda i pizzini a Monti parlando di miracolo. Lo stesso Monti che è suo collega nel club Bildberg, là dove regnano i banchieri con i loro interessi!!…
…Tutto questo con l’avallo di SEL, la finta opposizione, stampella del governo nei momenti che contano.
Siete ancora grati dei deputati regalativi con il premio di maggioranza? Vero?
Ora avete il coraggio di ripresentarvi con un decreto che contiene un condono mirato agli edifici pubblici e recuperato dall’era craxiana. Non vi è bastato resuscitare Berlusconi.
Senza ritegno ponete la fiducia!
Fino a che punto pensate che gli italiani siano fessi?
Tutti vi stanno avvisando, anche lei Presidente!, dei gravi errori che fate consapevolmente, le associazioni, gli ordini professionali i cittadini e il m5s.
Quando arriverà il conto non avrete scuse.
Sarete spazzati via da questo parlamento e saranno i cittadini a farlo!!

Alla Boldrini l’ardua sentenza:

Scegliere la tagliola e diventare la Presidentessa AntiDemocratica, oppure ascoltarci!


Continua l’ostruzionismo in aula per far decadere il Decreto IMU-Banca D’Italia.
Questa mattina interventi sul processo verbale, sono semplici interventi per rettificare il resoconto stenografico della seduta del giorno prima. Quale miglior occasione per rettificare il mio “congiuntivo” sbagliato, che ha scandalizzato tanto il PD. Scandalizzato da un congiuntivo ma non dal fatto che il Governo non ha ancora dato seguito alle promesse fatte sull’accesso ai mutui attraverso il Plafond Casa. Promesse talmente forti che sono state pubblicate 3 mesi fa sulla Gazzetta Ufficiale.
Qui i due video di oggi e di ieri… giusto per farvi capire che per il PD è più importante un congiuntivo piuttosto del problema di persone che non hanno una casa!
Ma torniamo al titolo di questo post. Sono bugiardi coloro che affermano che vogliamo far pagare l’IMU agli Italiani.  Abbiamo proposte anche di non far pagare più la mini IMU grazie alla tassazione sulle slot machine, ma che il PD ha rifiutato.
Ed ora siamo qui di nuovo con Due proposte. Non una ma due! Diamo anche la possibilità di scelta!
Queste sono le due proposte.
1- Appplicazione dell’articolo 77 ultimo paragrafo della Costituzione: “I Decreti perdono efficacia sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro 60 giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti”.  Ora in questo Decreto i rapporti giuridici insorti vigenti riguardano solo la questione dell’IMU. Quindi basta preparare una Proposta di Legge Sanatoria, che già stiamo preparando e sarà pronta fra pochi minuti e può essere immediatamente calendarizzata e discussa in sede deliberante. Questa proposta risolverebbe tutti i problemi e potrebbe essere approvata nel giro di 2-3 giorni. Di conseguenza il Decreto può tranquillamente decadere.
2- Spacchettamento del Decreto Legge. Si prende la parte in cui esistono Rapporti Giuridici insorti, quindi la parte riguardante l’IMU e la togliamo da questo Decreto facendolo decadere. Si prende il pacchetto IMU e si trasforma in un emendamento all’interno di un qualsiasi altro Decreto attualmente in trattazione in questa aula.

domenica 26 gennaio 2014

Le connivenze dei sindacati. Fino a quando? @LuigiGallo15

Le connivenze dei sindacati. Fino a quando?

votazione cultura
Chi sta uccidendo la scuola pubblica?
Possono essere solo i ministri e i partiti che si sono succeduti negli ultimi venti anni di alternanza tra centrosinistra e centrodestra? E’ indubbio che siano stati sicuramente gli esecutori materiali. L’ultimo, in ordine di arrivo, è il nuovo ministro Carrozza di nomina #PDexmenoelle che ha tagliato 23 milioni per il 2014, stanziando 493,9 milioni di euro alle scuole private e 120 milioni per le università private.
Ma chi ha compartecipato e compartecipa al delitto?
Chi si è seduto affianco al malato terminale sulla barella per decidere ogni anno quale pezzo del corpo amputare, se un dito, una gamba o un piede? Chi ha scelto di partecipare a questo rito di cannibalismo macabro che porterà solo al decesso ?
Tutti i ministri hanno ben chiarito quali erano le regole: sedetevi al tavolo con noi e troviamo risorse per la scuola pubblica ma sottraendoli alla scuola stessa o al più all’università e alla ricerca.
Cosa hanno fatto questi compari della politica, queste anticamere dei partiti, questi allevamenti per nuovi segretari a cottimo della partitocrazia? Hanno ribaltato il tavolo? Hanno indetto scioperi nazionali ad oltranza fermando il paese, coinvolgendo genitori, famiglie, studenti e lavoratori fino ad ottenere risorse aggiuntive all’istruzione?
No. Si sono venduti i lavoratori, spesso i precari. Il futuro degli studenti. E lo faranno ancora.
I sindacati confederali CGIL, CISL e UIL si siederanno (con quale mandato?) ancora una volta al Tavolo del Ministro dell’Istruzione #Carrozza il 28 Gennaio e decideranno che i sacrosanti scatti stipendiali (solo per quelli che ne hanno potuto usufruire nel 2013) dei docenti che hanno perso un potere di acquisto di quasi il 30% in questi anni, li pagheranno gli studenti, le famiglie e gli stessi docenti con tagli al Fondo d’Istituto Scolastico.
Il malato sta per morire. Che dite gli facciamo un’iniezione letale per non farlo soffrire?

DOPO L’AUTHORITY ANCHE IL TRIBUNALE DI SALERNO DICHIARA DE LUCA INCOMPATIBILE @andrea_cioffi

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Il tribunale di Salerno con dispositivo del 21 gennaio ha emesso la sentenza di primo grado del ricorso intentato dai parlamentari salernitani Andrea Cioffi, Silvia Giordano e Girolamo Pisano nei confronti di Vincenzo De Luca, sindaco del Comune di Salerno.
Dopo oltre 250 giorni di incompatibilità si è giunti al triste epilogo di una vicenda kafkiana. L’art. 53 del T.U.E.L. sancisce la regola per cui con la decadenza del Sindaco decade la giunta e si procede allo scioglimento del consiglio comunale.
La causa di un eventuale vuoto amministrativo è da addebitare, in modo esclusivo, a colui che, per oltre sette mesi, non ha operato una scelta.
Non è esente da colpa anche il Consiglio Comunale che, nonostante le numerose sedute, non ha mai preso una posizione sulla vicenda.
Ancora una volta il buonsenso, che avrebbe dovuto guidare le azioni di chi governa la città, è venuto meno.
Il sistema giudiziario ha dovuto sopperire alla spregiudicatezza di una politica autocelebrativa ed egocentrica.
I politici dovrebbero iniziare a cambiare la personale prospettiva ideologica che li induce nell’errore interpretativo delle norme, anteponendo, di fatto, l’interesse collettivo a quello personale e di partito.
I salernitani non meritano di essere trattati in questo modo. Il rispetto della legge è un obbligo di tutti, in primis di coloro che sono eletti dai cittadini. Questo episodio è l’ennesimo risultato di una scellerata politica eccessivamente lassista da parte di De Luca e del Consiglio comunale che rimandano da mesi una decisione dovuta.
Andrea Cioffi, Silvia Giordano, Girolamo Pisano, Angelo Tofalo
Movimento 5 Stelle
Estratto del primo punto del dispositivo della sentenza che si allega integralmente:
a) Dichiara sussistente la causa di incompatibilità in capo al dott. Vincenzo De luca, eletto sindaco del Comune di Salerno nel maggio 2011 e nominato Sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 3 maggio 2013 (pubblicato in G.U. del 14.5.2013 n. 111), causa di incompatibilità prevista dall’articolo 13 comma 3 della legge n. 148/2011 e , conseguentemente, dichiara la decadenza dello stesso, a norma dell’articolo 68 comma 2 D.lvo n. 267/2000, dalla carica di Sindaco del Comune di Salerno

#Pregiudicatellum a tutti i costi @DadoneFabiana

dadone legge elettoraleNel giorno in cui Renzi e Berlusconi rubano 7 Miliardi e mezzo agli italiani per regalarli alle banche, ridicolizzando le proteste M5S, succede anche che ti fanno uscire dalla commissione la legge elettorale. I cialtroni dicono che non sappiamo ascoltare e mentre propongono alle televisioni il taglio ai costi della politica, le riforme costituzionali e regalano l’Imu nei fatti ci derubano tutti.
In ufficio di presidenza il Presidente Sisto (FI) non ha accettato la richiesta dei gruppi di opposizione di decidere il calendario dei lavori di commissione dopo aver avuto la parte mancante del testo, ossia le tabelle recanti le ripartizioni di collegi e circoscrizioni (sulla base delle quali, sostanzialmente, uno si può disegnare una legge elettorale a propria misura). E’ vergognoso questo modo di procedere.
E’ stato fissato in seguito da Sisto il termine emendamenti a lunedì ore 13.00 senza che la Commissione Affari Costituzionali abbia votato il testo base… anche la Bindi ha risposto al Presidente: “richiamare noi a rispettare la centralità del Parlamento mentre si discute un testo extra-parlamentare è irrispettoso.”
Si è poi conclusa la commissione infuocata… peccato che si è trattato del solito fuoco di paglia (per loro)! Inizialmente tutte le minoranze erano contrarie a votare come testo base il testo dell’italicum ma con l’aggiunta delle tabelle A e B sulle circoscrizioni e i collegi, subito dopo, tutti insieme in allegria, l’hanno votato senza battere ciglio.
E’ la prima volta nella storia che il relatore disegna circoscrizioni e collegi, solitamente lo fa il Governo. Non a caso ma per evitare che la maggioranza di turno si disegni i collegi in maniera da vincere facilmente. Noi, invece, abbiamo chiesto che a farlo fosse una commissione istituita ad hoc, terza ed imparziale, votata a maggioranza dal Parlamento, vista la delicatezza dell’argomento, ma nessuno ci ha sostenuto.
Abbiamo chiesto audizioni del presidente dell’Istat e di geografi ma il Presidente ha detto di no. Gli abbiamo chiesto allora i criteri coi quali ha scelto i collegi ma non abbiamo ottenuto risposta soddisfacente. Alla fine pd + ncd + scelta civica + per l’italia + fi hanno votato il testo base.
Ad opporsi duramente solo i Movimento 5 Stelle e la Lega Nord (probabilmente perché non hanno ottenuto il salva-lega… almeno per ora).

Niente storia dell’arte e meno mesi nei musei @LuigiGallo15


Niente storia dell’arte e meno mesi nei musei

museo
Il decreto Istruzione approvato il 7 novembre prevedeva l’emanazione di successivi decreti che il Ministro #Carrozza ha affermato di avere già tutti pronti. Peccato che siamo qui a denunciare il secondo ritardo. Dopo il decreto delle assunzioni sul sostegno a mancare all’appello è quello sugli ingressi gratuiti dei docenti nei musei. Una misura che doveva essere operativa dal 7 gennaio e che non vede la luce. I docenti hanno già perso un mese di accesso gratuito ai musei statali e ai siti di interesse archeologico, storico e culturale gestiti dallo Stato. La misura durerà solo per il 2014 e quindi restano solo 11 mesi, se i ministri non perderanno altro tempo.
La misura nata per promuovere la formazione culturale del personale docente era inizialmente pensata solo per chi è assunto a tempo indeterminato ed è stato un emendamento del #m5s che ha allargato la misura anche ai docenti precari della scuola.
Certo risulta contraddittorio che questo governo voglia promuovere la formazione culturale dei docenti e non hanno ammesso nel decreto istruzione la nostra proposta di reinserimento delle ore di storia dell’arte azzerate dalla riforma Gelmini.
 Al comma 1, lettera b), dopo il numero 3, aggiungere il seguente:
  3-bis. all’articolo 15 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dopo il comma 2, è inserito il seguente: «2-bis. Lo Stato promuove lo sviluppo della cultura digitale, definisce politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali e favorisce l’alfabetizzazione informatica anche tramite una nuova generazione di testi scolastici preferibilmente su piattaforme aperte che prevedano la possibilità di azioni collaborative tra docenti, studenti ed editori, nonché la ricerca e l’innovazione tecnologiche, quali fattori essenziali di progresso e opportunità di arricchimento economico, culturale e civile come previsto dall’articolo 8 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
Marzana Maria, Chimienti Silvia, Gallo Luigi, Vacca Gianluca, Brescia Giuseppe, Battelli Sergio, Valente Simone, D’Uva Francesco, Di Benedetto Chiara

La Canapa, una risorsa per bonificare la #TerradeiFuochi


UNA BUONA NOTIZIA!!
Un disastro che in parte può diventare una risorsa.
Molti terreni contaminati dalle sostanze tossiche e cancerogene possono essere bonificati a costi bassissimi , trasformati in volano economico con metodi del tutto ecosostenibili.
La semplice soluzione è impiantarci delle piantagioni di canapaCannabisi sativapianta capace di isolare le sostanze nocive. Scrive Enzo Tosti del comitato “Terra dei Fuochi” – «La canapa è una pianta iper accumulatrice e cioè che riesce a chelare i metalli pesanti presenti nel terreno fissandoli nella propria radice e nella propria foglia lasciando invece la fibra immune. Si potrebbero rilanciare economicamente i nostri territori, creare occupazione. Ovviamente se tutta la filiera resta qui».
Nelle zone di clima temperato, la pianta della canapa per millenni è stata una delle principali risorse per la produzione di fibre tessili, per la produzione di cordami e teloni, nonché per la carta.
E’ stata demonizzata negli ultimi 40 anni per via dei principi psicoattivi della Cannabis indica, tanto da sparire quasi totalmente dalla coltivazione in Italia.
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Con la canapa si possono realizzare molti prodotti ecocompatibili: carta, tessuti, mattoni e altri prodotti per la bioedilizia.